
di Bianca Luana Chirnoaga; scritto da Azhavur De Prà
[tempo di lettura 3′ ca.]
Alzi la mano chi ha sempre reso i soldi un problema serio, mentre se lo avesse reso leggero e facile avrebbe funzionato di più.
“I soldi non danno la felicità”. Questo antico proverbio è stato avvalorato niente po’ po’ di meno che da un economista negli anni ’70. E per affermare che sia vero, basta guardarsi un po’ in giro: ci sono moltissime persone ricche che non sanno assolutamente godersi il denaro che hanno, vivono nel timore di perderlo e si affannano tutta la vita per farne sempre di più.
Allora perché volerne più di quello che – faticosamente – guadagniamo?
Perché, se i soldi non danno automaticamente la felicità, è vero anche che aiutano a vivere decisamente meglio. Dipende da noi. La felicità stessa dipende da noi, dai nostri punti di vista.
Il problema è il nostro modo di approcciarci al denaro, non il denaro in sé.
Per questo uno dei libri più famosi di Access Consciousness™ si intitola proprio “I soldi non sono un problema, il problema sei tu!”
Ognuno di noi, che sia ricco o povero, ha un modo diverso di ricevere il denaro e di rapportarsi ad esso – il che include anche il non-ricevere.
La maggior parte di noi è nata e cresciuta “sapendo” che al mondo non ci sono abbastanza soldi per tutti. E’ quello che la società ci ha insegnato e che ci ha fatto credere.
Se ciò fosse vero, allora come è possibile che esistano così tante persone ricche e benestanti?
E’ evidente che ci sia differenza tra chi vive una realtà in cui non ci sono mai abbastanza soldi e fa molta difficoltà nel guadagnarli e chi invece ha molta facilità con il denaro.
“Perché loro sì e io no?” è la domanda che ci si fa spesso di fronte ad una realtà che non ci appartiene ma a cui (magari segretamente) vorremmo appartenere.
Il punto è che la risposta a cui si arriva è sempre una conclusione, il giudizio che quelle persone o sono molto fortunate o molto disoneste.
Molte limitazioni e molti ostacoli con il denaro (e non solo con il denaro) provengono dal fatto che non si è disposti a mettersi in discussione.
Per quanto limitate e mal funzionanti siano la propria tesi di destino avverso e la propria realtà di condanna ad una vita di stenti, si fa di tutto pur di avvalorarle.
E per farlo spesso si screditano gli altri, perché nella nostra realtà avere denaro è sbagliato.
Come sarebbe se avessimo facilità nel riconoscere chi ce l’ha fatta e traessimo ispirazione da loro?
Il consiglio che posso dare per esperienza diretta è che, se il mio modo di funzionare con qualcosa non mi soddisfa, allora sposto il focus dalla realtà che ho fino a quel momento creato, alla realtà delle persone che hanno ciò che anch’io voglio avere.
Alla fine di tutto, la domanda più importante da farsi è:
Che cosa mi è più funzionale?
Non avere soldi e giudicare chi ce li ha, oppure avere i soldi e farci quello che desidero?
Se desideri approfondire quest’argomento e cambiare la tua realtà con il denaro ti invito al programma “Troppi $oldi” che parte il 9 gennaio per 5 giorni di seguito!
